La città del Sole è un'opera filosofica utopica scritta dal filosofo e teologo italiano Tommaso Campanella nel XVI secolo. Il libro fu pubblicato per la prima volta nel 1602.
La città del Sole è un'utopia idealizzata di una società perfetta basata sui principi della giustizia, dell'uguaglianza e dell'armonia. L'opera presenta un'immagine di una città ideale situata su un'isola immaginaria dove regna la pace, la prosperità e la virtù.
La società descritta nella città del Sole è organizzata in modo gerarchico, con il Gran Solare al vertice come sovrano assoluto. La città è divisa in quattro classi sociali: filosofi, guerrieri, produttori e agricoltori. Ognuna di queste classi svolge un ruolo specifico nel mantenimento della città e tutti i cittadini sono tenuti a rendere un servizio alla comunità.
La città del Sole è caratterizzata da una vita comunitaria in cui ogni cittadino è responsabile del benessere degli altri e la proprietà privata è abolita. La religione svolge un ruolo importante nella città del Sole, con un culto religioso unificato che coinvolge tutti i cittadini.
Campanella sviluppa anche un sistema di istruzione e formazione per i giovani, che mira alla formazione di individui virtuosi, saggi e preparati per il governo della città.
La città del Sole ha influenzato molti pensatori successivi, tra cui l'illuminista francese Voltaire. Tuttavia, l'opera di Campanella non è mai stata realizzata nella pratica e viene considerata principalmente come un esperimento di teoria politica e sociale.
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